Dolci

TORTA DI ROSE CON MELE E ANICE

27 Maggio 2020

Maggio è notoriamente il mese delle rose, iniziano a sbocciare con il loro profumo intenso colorando i giardini e facendoci capire che la primavera è nel suo pieno. Guardare il cielo in questi giorni è un esperienza meravigliosa, l’azzurro che ci sovrasta è talmente intenso e limpido da farci rimettere in pace con il Mondo. Il primo sole caldo e il profumo dei fiori è unico, soprattutto quello delle rose, delicato e dolce come un abbraccio.

La torta di rose è tipica della tradizione mantovana e bresciana e risale al 1400, dolce che ricorda un cesto di rose è un piacere da vedere e da mangiare. Per una colazione ricca di profumo o per un momento di piacere da dividere con le persone care, la mia versione ha un ripieno di mela e un insolito fresco anice che sorprende al primo assaggio.

Se volete il vostro cestino di rose fresche procuratevi:

  • 200 gr. di farina Manitoba
  • 250 gr. di farina 0
  • 100 gr. di zucchero
  • 12 gr. di lievito di birra ( nel mio caso 80 gr. di lievito madre)
  • 80 gr. di burro morbido
  • 2 uova
  • 200 ml di latte intero
  • un pizzico di vaniglia in polvere
  • scorza grattugiata di un’arancia
  • Per il ripieno:
  • 2 mele Fuji (o rosse croccanti)
  • 60 gr. di burro morbido
  • 3 cucchiai di zucchero a velo
  • semi di anice o anice in polvere

Iniziamo dalla pasta sciogliendo il lievito con il latte e con lo zucchero in una ciotola capiente o nel bicchiere di una planetaria.  Aggiungere un cucchiaio alla volta la farina, impastando con le mani ( o con il gancio) fino ad avere una consistenza compatta. Uniamo, uno alla volta, le uova fino ad assorbimento e il burro morbido in seguito a pezzettini. Per ultimo inseriamo la vaniglia e la scorza di arancia. Quando la pasta è elastica e liscia (non appiccicosa sulle mani) formiamo una palla e lasciamola lievitare coperta fino a che non triplica il suo volume. Nel caso della pasta madre per me ci è voluta una notte di riposo impastandola la sera prima.

Ottenuta una bella lievitazione liscia e gonfia stendiamo la pasta su una tavola aiutandoci con un mattarello, fino a formare un rettangolo.

In una tazza amalgamiamo il burro fuso per il ripieno e lo zucchero a velo ottenendo una crema bianca e aiutandoci con un pennello ricopriamo tutta la superficie del rettangolo di pasta stesa (teniamone un paio di cucchiai ci serviranno alla fine).

Dividiamo il rettangolo in otto strisce di pari altezza (circa 8/10 cm) e su ognuna appoggiamo due file di mele tagliate molto finemente. Spolveriamo di anice e poi, uno alla volta, arrotoliamo le fasce di mele e pasta fino ad ottenere delle girelle che andremo a posizionare in uno stampo a cerniera foderato da carta forno, leggermente distanziate.

Inserite le nostre rose nello stampo, copriamo con pellicola e lasciamo rilievitare per almeno un paio di ore. Le rose si uniranno e si apriranno leggermente.

Spennelliamo la superficie con la crema di burro avanzata e inforniamo a 170° per 40 minuti circa.

Se durante la cottura tende a scurire troppo coprire con un foglio di carta stagnola.

Lascar intiepidire prima di togliere dallo stampo e finire di raffreddare su una gratella.

A me è dispiaciuto quasi tagliarla… era talmente bella da non volerla sciupare, ma l’assaggio era d’obbligo visto il profumo che emanava.

Ditemi, vi è bastato un petalo o vi siete lanciati sull’intero bocciolo?

Buona primavera di gusto! Monica

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