Madrid, la città gelida d’inverno e bollente in estate, festaiola e dinamica, piena di gente a tutte le ore ma sempre super linda.
La città che non conosce mezzi termini, contraddittoria ed emozionante, difficile non innamorarsene.
Ce la siamo regalata in un weekend di Novembre, solo tre giorni con la famiglia, questa volta anche mia mamma con noi. Dopo due lunghi anni di stop, caos, paure e limitazioni abbiamo deciso che il regalo più bello sarebbe stato trascorrere qualche giorno insieme a curiosare e conoscere una nuova città.
La scelta comune è ricaduta su Madrid città spagnola di grande fascino. Prendiamo il nostro volo Ryanair da Pisa nel tardo pomeriggio del venerdì e arriviamo all’aeroporto di Madrid dopo un buon volo anche se sempre con mascherina indossata, manca il respiro…

Madrid Barajas (MAD) è il principale aeroporto spagnolo e si trova a nord-est della città, a circa 12 km dal centro. Come arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro città? È molto semplice ma dipende dal tempo…avendone poco a disposizione, il taxi può essere un’ottima alternativa e se siete in 4 persone come noi, il prezzo sarà davvero conveniente. La corsa prevede un prezzo fisso di 30 Euro. L’alternativa è la metro, comoda ed economica (il costo della corsa viene calcolato con esattezza in base alla fermata dalla quale salite, indicativamente dal centro della città all’aeroporto ci vogliono 5/6 Euro a persona). Sono disponibili anche gli autobus ma con poco tempo secondo me non sono la scelta ideale.
Noi abbiamo optato per la metro (all’andata) un sali e scendi infinito di scale mobili, mentre al ritorno abbiamo preso un taxi che è molto meno faticoso.
Usciamo alla fermata La Puerta del Sol, la piazza è gremita di luci e persone, leggermente bagnata forse per una pioggia improvvisa, strano perché il meteo da me controllato dava sole. Le mie guance si imbattono in un vento freddo, mi guardo intorno incuriosita e felice e ammiro una delle piazze più importanti e famose di Madrid.
A Sol si trova la statua del celebre orso che addenta una pianta di corbezzolo (madroño) e il “chilometro zero”, denominato Origen de la calles radiales perché proprio a partire da questo punto si calcolano le distanze in chilometri in tutto il paese.
La foto è d’obbligo…


Appena uscita dalla metro mi rendo conto di una “Madrid nunca duerme”, la città che non dorme mai, dinamica, viva, calorosa! Amo la gente spagnola, il loro modo di fare, il linguaggio. Gentili, sorridenti, sempre disponibili a dare un aiuto un’informazione.

Camminiamo con i nostri trolley per Calle Gran Via una passerella a cielo aperto. Qui sfilano e danno mostra di sé palazzi costruiti agli inizi del Novecento di rara bellezza. E poi locali, ristoranti e negozi animano questa via centro pulsante e di collegamento strategico per il resto del centro. Niente da invidiare a città come Londra e Parigi!
Ed eccoci sempre più vicini a destinazione. Vediamo e superiamo anche il Mercado di San Miguel.
Questo mercato coperto è uno dei luoghi di ritrovo dei Madrileni. Troverete ostriche, formaggi, paella e jamon serrano in abbondanza. Quello che invece non troverete sarà un tavolino per appoggiarsi e prezzi modici…


Arriviamo al nostro appartamento che si trova in una deliziosa piazzetta con una piccola chiesetta e qualche bel localino.
La sua posizione è davvero strategica, a due passi da Piazza Mayor e da Gran Via ci permette di girare sempre a piedi. Si chiama Palacio Plaza Conde de Miranda (da salvare nelle note).
https://www.palacioplcondedemiranda.com/

Arriviamo a destinazione verso le 21.00 de la tarde!
Il tempo di lasciare le nostre cose e via subito fuori a cercare un posticino per sgranocchiare qualcosina di tipico. Entriamo dentro il mercato ma posti in piedi e prezzi proibitivi ( come già anticipato) ci fanno cercare un’alternativa. Scoviamo un ristorante troppo carino proprio nella piazzetta del nostro appartamento e ci fermiamo.
Restaurante Amicis il cibo è ottimo e il personale super cortese. Dopo aver degustato per ultima portata una mela in crosta con gelato e cannella ce ne andiamo a letto felici e sognanti.
Le polpette con prosciutto e formaggio le sogno ancora oggi!


La mattina dopo ci svegliamo presto e dopo una ricca colazione da LA ROLLERIE iniziamo il nostro giro madrileno
Ci dirigiamo verso Plaza Mayor, raccolta e circondata da edifici colorati, è la ciliegina sulla torta della città.
Il palazzo più bello ha una bellissima facciata decorata che ipnotizza i passanti e anche me. È una giornata fredda ma soleggiata e tutto sempre essere dipinto come in un bellissimo quadro.
Plaza Mayor con le sue ben 9 porte di accesso, la più famosa dice essere l’Arco de Cuchilleros che conduce all’omonima strada, è davvero uno splendore!
Ma è la Casa de la Panaderia, che prende tutta la scena, è il bellissimo edificio, di cui vi accennavo prima, adornato da due torri decorate con degli affreschi che rappresento un’allegoria dello zodiaco.


Sotto tutti i palazzi della piazza ci sono dei portici con negozi e ristoranti tipici. Resto affascinata da una locanda tipica dove viene servito uno dei piatti tipici di Madrid il ‘Bocadillo de Calamares Madrileno’ ovvero panino con i calamari da Calamares Casa Rua


Sempre nella giornata di Sabato vediamo:
Il PALAZZO REALE
che con la sua imponente facciata somiglia molto al palazzo del Louvre di Parigi. Molto belle le testimonianze di stile barocco italiano.
Tuttavia, i sovrani di Spagna non alloggiano in questi appartamenti, ma preferiscono la loro residenza privata del Palazzo della Zarzuela, nella zona boscosa di Monte de El Prado, a nord del centro di Madrid.
Così il Palazzo Reale resta,la sede delle manifestazioni ufficiali e delle cerimonie di Stato.

IL PARCO DEL BUEN RETIRO
sorge alle spalle del MUSEO DEL PRADO ed è davvero un bel posto per passare qualche ora a contatto con la natura. Il Parco del Buen Retiro è una delle mete preferite dagli abitanti della città, soprattutto di domenica, quando si popola di famiglie e bambini.
Il Parco è pieno di musicisti, saltimbanchi, giocolieri.
Un posto ricco di vitalità, colorata e contagiosa, che regala ai giardini la tipica atmosfera di Madrid.
STAZIONE DI ATOCHA
Più che una stazione direi che sia un giardino tropicale lussureggiante circondato da ferro e vetro, la tranquillità e la calma che si respirano sono assolutamente estranee all’essere una stazione ferroviaria.
4000 metri quadrati di giardino botanico, popolato da settemila piante, si trovano alberi da frutto e cocco della Polinesia, palme reali e alberi di mogano di Cuba, banani delle Filippine e piante del Madagascar.
La Domenica la dedichiamo a girellare e fare shopping.
Al di là comunque delle tappe obbligate più famose la cosa che amiamo fare di più durante i nostri viaggi è perdersi.
Qui ci siamo volutamente persi nella dinamicità vibrante di La Latina, tra la street art di Lavapies e Chueca (il quartiere gay friendly di Madrid), per assaporare a pieni polmoni l’atmosfera madrilena.
La cosa più bella infatti è vivere questi quartieri, soffermandosi su una panchina per osservare la vita che scorre o sorseggiando un buon vino con qualche tapas a un tavolo di un piccolo bar locale.
Abbiamo pranzato da Casa Nicasio , Paella, uovo e jambon e il tipico Cocido madrileño uno stufato tradizionale a base di ceci e verdure, un piatto molto sostanzioso molto apprezzato durante l’inverno ma viene servito tutto l’anno in alcuni ristoranti.

Vi lascio con una curiosità che abbiamo scoperto passando per caso. Ci siamo imbattuti in una coda chilometrica che conduceva tutti in una sorta di tabaccheria.
Incuriositi ci siamo informati e abbiamo scoperto “Doña Manolita”, il più rinomato punto vendita di biglietti della lotteria , la fila è chilometrica – parte da Callao – ma è straordinariamente ordinata, grazie anche alla supervisione di vari vigilanti.
Pare che ogni anno già dai primi di Novembre agli spagnoli piaccia tantissimo fare la fila per la lotteria!
E’ tradizione, e gli Spagnoli – si sa – ci tengono a rispettare le tradizioni! La fila è super ordinata, senza nessuno che si lamenta o cerca di sorpassare gli altri, impensabile in Italia!
Il 22 Dicembre è il giorno di estrazione per la lotteria principale: “el Gordo de Navidad”, la più antica, la più ricca, quella che più fa sognare.
Salutiamo Madrid dopo due giorni e mezzo passati a conoscerla, torneremo magari legandola a un nuovo giro spagnolo!
A presto
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