Torniamo alla tradizione con un dolce che più piemontese di così non si può…
Ho passato le merende estive da bambina a trangugiare pesche a pezzetti, scaldate nel pentolino con amaretti rotti e polvere di cioccolato (rigorosamente Ferrero, mi si conceda la citazione), fino a diventare una vera e propria droga, ovviamente seguito nella classifica da pane burro e zucchero.
Chi di voi giovani in ascolto ha avuto un’infanzia difficile come la mia??? Ovviamente scherzo, dopo la mia generazione, già abbondantemente inflazionata dall’uso della merendina confezionate, si sono lentamente perse le tradizioni semplici, ma decisamente più gustose.
Ho voluto riscoprire il morso delle pesce ripiene con un dolce più completo, ma non più complicato, semplicemente più scenografico, ed ecco a voi la mia Crostata ripiena…
Iniziamo a fare la frolla con:
- 180 gr. di burro
- 250 gr. di zucchero a velo
- 2 uova
- 280 gr. di farina
- 70 gr. di fecola di patate
- punta di un coltello di polvere di vaniglia
- le zeste e il succo (ci servirà per il ripieno) di un limone
- mezzo cucchiaino da caffè di bicarbonato
Lavoriamo il burro con lo zucchero in una ciotola capiente o nella planetaria con la foglia fino ad ottenere un impasto ben cremoso, aggiungere la vaniglia e le zeste di limone sempre mescolando.
Unire un uovo per volta fino ad assorbimento e per ultima la farina con la fecola e il bicarbonato.
Diventerà una pasta spumosa, ma malleabile a mano, se troppo umida aggiungere qualche cucchiaio di farina. Formare una palla e avvolta in pellicola lasciar riposare in frigo per almeno un’ora.
Per il ripieno procuriamoci:
- 5/6 pesche di media grandezza (io ho utilizzato quelle a pasta bianca leggermente più farinose)
- 15/20 amaretti secchi
- il succo del limone messo da parte precedentemente
- 40/50 gr. di polvere di cacao amaro
Eliminiamo la pelle dalle pesche, dividiamole a metà e, tolto il nocciolo, le tagliamo ancora a croce in 4 spicchi. Lasciamole macerare con il limone da parte in frigorifero.
Con un mattarello, su un tagliere, schiacciamo gli amaretti fino a renderli polvere grossolana.
A questo punto tiriamo la frolla abbastanza sottile (2/3 mm massimo) su un foglio di carta forno e con un colpo sicuro giriamola dentro una teglia rotonda precedentemente imburrata (o leggermente oliata) , questo perché è un tipo di frolla morbida che tende a sgretolarsi e così vi evitate di far scendere fulmini e saette mentre la posizionate.
Tagliamo la pasta in eccesso e iniziamo a riempire con la polvere di amaretti sul fondo, una bella spolverata di cacao e appoggiando sopra i pezzi di pesca. Per ultimo un’altra spolverata di cacao e andiamo a chiudere con dei salamini di pasta messi a griglia sopra le pesche. Non ci va troppa precisione, la pasta gonfierà e si formeranno come dei piccoli ricami sulla torta.
Cuociamo a 180° per 40/45 minuti.
Lasciar raffreddare e un consiglio fatela un giorno per l’altro, se riposa un pochino sprigiona tutti i suoi sapori con intensità.


Che ne dite della mia merenda? Non vi va di tornare bambini con me?
Baci
Monica
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